Siff 2021 | 18 ^ Edizione

“Re minore” è un film che esplora il potere universale della musica nel connettere la vita di un giovane musicista con il divino. Attraverso la relazione con il suo maestro, i battiti del cuore e i suoni della natura, il film rivela il messaggio ontologico di Dio. In mezzo alle tempeste della vita, la musica diventa la guida per ritrovare la strada verso casa e abbracciare l’amore e l’umiltà. Ambientato in Sicilia, il film racconta il mito delle sirene, la tragedia greca, il teatro e l’accoglienza degli stranieri e dei migranti morti. Affrontando l’emergenza ambientale, la storia sottolinea l’importanza della ricerca della verità, anche quando porta a rivelazioni indesiderate. La colonna sonora, basata sul Re minore di Beethoven, trasmette il battito cardiaco universale e il mistero divino.

Per aver saputo dare corpo ad una storia moderna ,ma non solo, centrando , con delicatezza e lucidità partecipi ma obiettive , il tema del flusso che e’ la ricerca nella vita di se stessi e della propria felicità ma invitandoci a farlo con convinzione ma senza asfaltare nessuno e dandoci la fiduciosa concreta prospettiva che, a volte ,sono proprio i giovani ad indicarci la via e per l’ empatico rapporto con la natura con cui il regista punteggia tutto il film a fare da vibrazionale” sinfonia” di sottofondo.

La felicissima intesa tra regia e fotografia per rendere gli incubi e i sogni di fuga di chi , come in questo caso, ricorre ad ogni stratagemma la mente sia in grado di formulare, nelle sue fantasie più sfrenate, per immaginarsi libero dal carcere delle vessazioni familiari (di nuovo torna il rapporto con la madre, in chiave tragica in questa pellicola) quando sono vampiri affettivi. Visionario e travolgente con una fotografia da urlo.

Questo lavoro documenta l’importanza delle voci che contribuiscono al successo di un film, spesso trascurate rispetto a registi e attori. Prima dell’era di TV e internet, manifesti e copertine svolgevano un ruolo cruciale nel persuadere gli spettatori a scegliere un film. Il “monumento vivente” Casaro, stimato illustratore, merita plauso per aver contribuito con la sua competenza tecnica e talento artistico alla settima arte.