Siff 2015 | 12 ^ Edizione

Tricase 5 - 13 Settembre 2015

Il SIFF, ancora una volta si è confermato un appuntamento imperdibile per chi ama il vero cinema libero. Il SIFF è riuscito: far scoprire al pubblico un universo parallelo al cinema di cassetta rappresentato dalla produzione di film indipendenti. Durante il Festival si sono alternati film italiani e provenienti da tutto il mondo, pellicole rare e prime visioni, capaci di raccontare storie appassionate, divertenti, con uno sguardo all’attualità e all’impegno sociale.

Venerdì 4 Settembre, si alza il sipario con una retrospettiva dedicata alle arti marziali di Hong Kong. Saranno proiettati 3 film diretti da Bruce Lee, The Way of the Dragon, da Ching Siu-tung  Duel to the Death e da Corey Yuen Righting Wrongs 

Al termine del Festival, come ogni anno, inizieranno le edizioni internazionali, dove saranno selezionate le opere migliori dell’edizione 2015. Le città interessate sono: Londra, Zurigo, Mosca, San Pietroburgo, Hong Kong, Shanghai, Pechino, Santiago del Cile, New York, Dubai e Yerevan in Armenia.

Il Festival aprirà con il film, vincitore di 21 premi come miglior film, La Scultura, opera prima del regista italiano Mauro John Capece ed interpretato dall’attrice salentina Corinna Coroneo. Il film, in anteprima italiana, è ambientato in Italia ai nostri giorni e parla di amore, dell’arte calpestata, di prostituzione e travestimenti e della situazione dell’arte scultorea in Italia. Rebellious Flower è il primo biopic su Osho Rajneesh, diretto dal regista indiano Krishan Hooda, in anteprima europea, sarà il film della serata di chiusura del Festival.

Decine di talenti presenteranno al Festival le loro opere prime: Katrin Ottarsdóttir, dalle Isole Faroe presenta Ludo, un dramma psicologico intenso che ha per protagonista una bambina di undici anni imprigionata tra la mente buia e instabile di sua madre e una benevola passività di suo padre; in concorso anche l’americano Steve Barendson che descrive una breve e intensa relazione tra due viaggiatori solitari in El Ganzo; la regista tedesca Maria HenggeSin & Illy Still Alive, sceglie, invece, di raccontare la storia di due ragazze eroinomani, Sin e Illy, sullo sfondo la scena della droga ormai tristemente nota della città di Francoforte, il film è basato su una storia vera; e ancora, John of God è il più grande musicista del mondo…nella sua mente. La sua storia è narrata nel film John of God the Movie, una commedia diretta da Selè M’Poko, della Repubblica Democratica del Congo; il regista svizzero Erik Bernasconi presenta Fuori Mira (Off Target), un mix di commedia e thriller sull’immigrazione e l’integrazione; mentre il regista spagnolo Geoffrey Cowper debutta con il lungometraggio Day Release, un thriller ricco di azione crudo e realistico, ambientato in Spagna e basato su fatti reali. Al Festival anche Luis Antonio Pereira regista brasiliano che presenta il suo ultimo film Chess Game (Jogo de Xadrez), la pellicola ha per protagonista una donna in prigione; dalle Filippine arriva il regista Jason Paul Laxamana, con The Coffin Maker, uno dei film filippini più apprezzati dell’anno, che racconta la straziante storia di un padre che con il suo duro lavoro fa del suo meglio per far crescere la giovane figlia in una zona rurale, ma non è pronto ad affrontare quello che il destino riserva loro. Il film ci porta in un viaggio profondamente emotivo, privo di cliché e sentimentalismo, e lentamente rivela le lotte di un uomo che deve confrontarsi con le sue colpe e rimorsi.

Tra i tanti film che saranno presentati al Salento International Film Festival, una sezione sarà dedicata ai Documentari che quest’anno provengono dall’ Italia, dal Pakistan e dagli Stati Uniti:
L’anteprima italiana di Poverty Inc, diretta dal regista americano Michael Matheson Miller, pone lo sguardo su alcuni degli effetti nascosti e negativi dell’attuale ‘industria della povertà’. Una critica al sistema di sovvenzioni e aiuti per l’Africa. Il regista parla diffusamente di temi legati allo sviluppo internazionale, all’imprenditorialità e alla politica economica; America’s Blues del regista americano Patrick Brenson, in prima visione europea, esplora l’impatto che la musica Blues ha avuto sulla nostra società, sulla cultura popolare e sull’industria dell’intrattenimento; dal Pakistan arriva la pellicola K2 and the Invisible Footman, diretto dalla regista brasiliana/coreana Iara Lee, racconta la storia degli eroi invisibili della montagna: i portatori pakistani d’alta quota. Tre documentari italiani completano la selezione: Just Say Yes, racconta il viaggio avventuroso di due ragazze, Ingrid e Lorenza, che da Firenze decidono di andare in Svezia per potersi finalmente sposare, diretto da Maria PecchioliEmergency Exit: Young Italians Abroad, sull’Italia e le conseguenze sulle giovani generazioni degli ultimi 20 anni di politica; la Prima mondiale Mater Matera di Simone Aleandri, un film sul quartiere più antico di Matera, città dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1993. Matera, l’unica capitale di una provincia italiana ad essere senza una stazione ferroviaria, è stata scelta come capitale europea della cultura 2019.

“I Film Festival rimangono il miglior posto per vedere tante opere cinematografiche in un unico luogo – spiega Gigi Campanile, Direttore artistico del SIFF – che aggiunge – Il Salento International Film Festival offre la rara opportunità di vedere il vero cinema indipendente proveniente da tutto il mondo: proiezioni gratuite ogni notte sotto le stelle e concerti gratuiti dal vivo nella bella Piazza Pisanelli, nel cuore del centro storico di Tricase”.

PREMI SIFF 2015

MIGLIOR FILMEL GANZORegia di Steve Balderson | USA /Mexico 2015 | 88 min.

Motivazione

Per la straordinaria capacità, poeticamente espressa, di prospettare come chiavi, sia per la sopravvivenza che per la vita, il recupero della propria interiorità, l’accettazione della propria individualità, a prescindere dai ruoli sociali. Per il messaggio di speranza, ognuno può reinventare ex novo la propria esistenza confidando nell’altro  sconosciuto  e diverso.

MIGLIOR DOCUMENTARIOK2 e i Camminatori Invisibili, Regia di Iara Lee | Pakistan 2015

Motivazione

l’opera Ildi Iara Lee, racconta di una tragedia avvenuta su un altro importante tetto del mondo, il K2 e lo fa con una riflessione libera, lontano da stereotipi di genere, nella motivazione si legge: “Per la cifra artistica con cui una documentazione puntuale e sfaccettata ha aperto uno squarcio su una realtà emblematica della colpevole amnesia sottesa ad ogni grande impresa, dei meriti  e del sacrificio di quanti silenziosamente l’hanno resa possibile, al costo del sacrificio, spesso, della vita stessa. Per il monito a non dimenticare  quanto culturalmente , oltre che  naturalisticamente, di puro e generoso esista in quei  Paesi che le guerre hanno reso, nel nostro immaginario, luoghi di incertezza e pericolo.”

MIGLIOR COLONNA SONORA
India Czajkowska per il Film “La Scultura” Regia di Mauro John Capece, Italia 2014

Motivazione

Per la ricerca di sonorità innovative che commentano le molteplici traiettorie concettuali (l’antitesi tra danaro e lusso e abbondanza di tempo libero e rinuncia, arte e meditazione come strumenti di appagamenti dell’io.

MIGLIOR ATTRICE Hildigunn Eyðfinsdóttir “LUDO” Regia di Katrin Ottarsdóttir | Isole Faroe 2015 | 71 min.

Motivazione

Un espressionista, ritmo lento, dramma psicologico claustrofobico e sgradevole su un 11-anno-vecchia ragazza in bilico tra la malattia mentale della madre e ben intenzionato passività di suo padre. Un film non-mainstream, che non cerca di piacere a nessuno,

MIGLIOR ATTOREAnslem Richardson “EL GANZO Regia di Steve Balderson | USA/Mexico 2015 | 88 min. 

Motivazione

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO Italiano KELIME Regia di Federico Mudoni |  Italia 2014

Motivazione

L’opera dai contenuti di grande attualità, fa i conti con una paura recondita: una cellula terroristica in Italia che aspetta un ordine dall’altro, ma gli anni vissuti in questo Paese non possono non aver lasciato un segno a chi è chiamato a compiere un gesto estremo: “Per la scelta di un linguaggio non verbale, dunque assolutamente internazionale e trasversale, per affrontare un tema di stretta attualità – il terrorismo-  , travalicandolo , per andare all’origine del problema : la lotta eterna tra il popolo dell’amore e quello del potere, lo scontro tra paura e desiderio”.

MIGLIOR CORTO INTERNAZIONALE  TRA IL BIANCO E IL NERO  Regia di Socrates Alafouzos | Grecia 2015, 15 min.

Motivazione

Per la visionarietà artistica con cui il regista/sceneggiatore ha saputo rendere il buio che scende nell’anima di chiunque venga, vittima inconsapevole e innocente, sprofondato proprio da chi dovrebbe proteggerlo e accettarlo ovvero amarlo. Per  la sintesi con cui i cromatismi e le atmosfere oniriche, colgono strazi e ferite dell’anima inconfessabili”.

MIGLIOR CORTO “DONNE IN CINEMA” “IL LEALISTARegia di di Minji Kang | Corea del Sud,  2015 | 19 min. 

Motivazione

Per la narrazione filmica potente ma calibrata oltre che raffinata.

MIGLIOR REGISTA FIORE RIBELLE”   Regia di Krishan Hooda | India 2015
109 min.

Motivazione

Per il contributo alla conoscenza della biografia personale di un uomo che ha rappresentato un riferimento filosofico ben oltre i confini del suo paese e che ci riporta alle antiche radici gnostiche di certa filosofia / spiritualità antica dell’occidente miscelato all’oriente”.