Diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, un film coraggioso e toccante che narra una storia di amicizia e di emancipazione femminile nell’Italia rurale del dopoguerra. Ambientato tra i paesaggi suggestivi della Calabria degli anni ’40, il film racconta le vicende di Marta, una giovane ragazza madre costretta a confrontarsi con le imposizioni di una società patriarcale e bigotta.

Marta, interpretata da Ludovica Martino, si ritrova promessa in sposa ad un uomo che non ama, subendo il peso del giudizio e delle aspettative di una comunità che la emargina per la sua condizione. L’incontro con Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale del paese noto come “l’organizzatore dei matrimoni”, rappresenta una svolta fondamentale nella sua vita. Tra i due nasce un’intensa amicizia che spinge Marta a mettere in discussione le convenzioni sociali e a lottare per la propria libertà. Il film si distingue per la sua narrazione realistica e senza fronzoli, che non edulcora le difficoltà e le sfide affrontate dai protagonisti. La regia di Bortone e Porto è sensibile e attenta, capace di cogliere le sfumature emotive dei personaggi e di restituire un ritratto vivido della società dell’epoca. Le interpretazioni di Ludovica Martino e Marco Leonardi sono eccellenti. Martino offre una prova convincente e toccante nel ruolo di Marta, trasmettendo con efficacia la fragilità e la determinazione della sua protagonista. Leonardi, invece, è misurato e intenso nel delineare la figura di Lorenzo, un personaggio complesso e sfaccettato.