La storia di Dino Pedriali offre uno sguardo affascinante nel mondo dell’arte fotografica e della cultura italiana del ventesimo secolo. Pedriali, noto per essere l’ultimo fotografo di Pier Paolo Pasolini, ha immortalato il poeta in un’intimità vulnerabile, poco prima della sua morte nel 1975. Queste immagini, catturate nella casa di Pasolini a Chia, hanno acquisito un significato storico e artistico profondo, fungendo da testimonianza visiva degli ultimi giorni di una delle figure più provocatorie della cultura italiana. Il film di Corrado Rizza arricchisce ulteriormente la narrazione, presentando l’attore Pietro De Silva nei panni di Pedriali. Attraverso questa rappresentazione cinematografica, il pubblico è introdotto nelle complesse dinamiche della vita del fotografo e nella sua significativa influenza nel mondo dell’arte. Il regista, utilizzando una serie di interviste con figure eminenti come Achille Bonito Oliva e Raffaele Curi, nonché il figlio di Pedriali, Tristano, dipana la trama della carriera di Pedriali, esplorando i suoi anni formativi, le influenze e le collaborazioni significative. Oltre alla sua relazione con Pasolini, Pedriali vanta un impressionante elenco di soggetti ritratti, tra cui icone come Man Ray, Federico Fellini e Rudolf Nureyev. Questi incontri non solo amplificano la sua statura nel panorama fotografico, ma illustrano anche la sua capacità di catturare l’essenza di figure che hanno definito un’era. Il suo periodo a New York e le visite alla Factory di Andy Warhol aggiungono un altro strato di internazionalità e contemporaneità al suo lavoro.

Il paragone di Pedriali con Caravaggio, fatto dal critico d’arte tedesco Peter Weiermair, non solo sottolinea la drammaticità e l’intensità emotiva delle sue opere, ma colloca anche Pedriali all’interno di una tradizione artistica italiana profondamente radicata, confermando il suo status di “Caravaggio della fotografia del Novecento”. Questa sinossi non solo promette un’esplorazione dettagliata di un artista straordinario ma invita anche a riflettere sulla capacità della fotografia di documentare, esprimere e provocare.